Come un rametto di marzo. 2020
Cominciai a germogliare come un rametto di marzo.
E cos’è la felicità? È essere fedeli ai propri sogni. Ma per riuscirci è necessario ristabilire un rapporto di equilibrio con l’universo, con ciò che ci circonda e con la natura. Natura che noi stesso abbiamo alterato, modificato, manipolato. Sommergendola di plastica.
Come un rametto di marzo mette in scena fotografie in bianco e nero di piccole installazioni, scenografie in miniatura, diorama in cui un uomo indefinito sommerso da un paesaggio al contempo inquietante e rasserenante, è scisso tra plastica e natura.
Non appena si fa plastica si presenta in tutta la sua fragilità.
Le piccole installazioni fotografate, con le scansioni in 3D di persone reali, le foglie, le radici, gli oggetti, rappresentano la metafora della perdita dell’autenticità, il nostro presente tra realtà e finzione, tra ripetizione e dissoluzione. Soprattutto in questo tempo di covid in cui siamo tutti smarriti e in continuo allarme, il contatto con la natura e con la radice, come un essere pulsante, portatore di essenza e di nutrimento, è la rinascita. La fusione uomo-natura è la felicità.